Nell’epoca contemporanea, sempre più donne stanno prendendo decisioni consapevoli riguardo al momento in cui intraprendere il viaggio verso la maternità.
A fronte di sfide e opportunità, molte donne scelgono di posticipare la gravidanza fino a un’età più avanzata, spinte da una miriade di motivazioni personali, professionali e sociali. Tra le protagoniste di questo cambiamento demografico emergono le donne che decidono di provare ad affrontare la gravidanza intorno ai 45 anni, una scelta che porta con sé una serie di considerazioni e sfide. In questo contesto, si è scelta questa età come linea di demarcazione perché, statisticamente, è quella dopo la quale si verificano maggiori variazioni nelle dinamiche di concepimento anche se, ovviamente, vi sono delle componenti soggettive.
In generale, la probabilità di concepire diminuisce naturalmente con l’età. Dopo i 40 anni, mediamente, potrebbe essere necessario più tempo per concepire o potrebbe essere opportuno prevedere assistenza medica per aumentare le possibilità di successo.
Senza entrare nel merito specifico del campo scientifico, questo articolo si propone di esplorare il panorama della gravidanza tardiva, analizzando i fattori chiave, i rischi e le decisioni cruciali che le donne affrontano quando provano a realizzare il sogno della maternità in età più matura.
Incinta a 45 anni: fertilità
L’idea di diventare genitori ad un’età più avanzata solleva una serie di interrogativi e considerazioni che vanno oltre la semplice biologia. Rimanere incinta a 45 anni è possibile ma ci sono alcuni importanti aspetti da tenere in considerazione. La fertilità delle donne diminuisce con l’età e, dopo i 35 anni, questo declino diventa più pronunciato. Tuttavia, molte donne riescono ancora a concepire naturalmente oltre i 40 anni.
La fertilità svolge un ruolo fondamentale in questa discussione, poiché le sfide associate a una gravidanza oltre i 40 anni sono notevoli, con una diminuzione significativa delle possibilità.
Intorno ai 45 anni, molte donne sperimentano una significativa riduzione della loro capacità di concepire naturalmente, per via della quantità e della qualità degli ovuli. Nelle donne, il termine ovuli si riferisce alle cellule riproduttive femminili, conosciute anche come gameti femminili. Gli ovuli sono prodotti dagli ovari e contengono metà del materiale genetico necessario per la formazione di un nuovo individuo.
La diminuzione della fertilità è dovuta a diversi fattori, i principali dei quali sono descritti di seguito.
- Declino della riserva ovarica – Le donne nascono con un numero limitato di ovuli, e questo numero diminuisce con il tempo: intorno ai 45 anni, la riserva ovarica è spesso notevolmente ridotta, influenzando la quantità e la qualità degli ovuli rimanenti.
- Qualità degli ovuli – Con l’avanzare dell’età, aumenta il rischio di anomalie cromosomiche negli ovuli, come quelle associate al rischio della sindrome di Down nel nascituro, condizione genetica causata dalla presenza di un cromosoma extra, in particolare una copia aggiuntiva del cromosoma 21 che influisce sullo sviluppo fisico e intellettuale della persona affetta; ciò può rendere più difficile il concepimento e aumentare il rischio di aborto anche spontaneo.
- Problemi fisici legati all’età materna – Le donne in età più avanzata possono essere maggiormente suscettibili a patologie mediche, oltre che a problemi fisici, che possono influenzare la fertilità e aumentare il rischio di complicanze durante la gravidanza.
Incinta a 45 anni: qualità del muco cervicale
Il muco cervicale svolge un ruolo importante nel processo di concepimento: la qualità del muco cervicale è infatti un elemento cruciale per la fertilità femminile. Nello specifico, la funzione del muco cervicale è quella di fornire un ambiente favorevole per gli spermatozoi e facilitare il loro passaggio attraverso il collo dell’utero.
La consistenza e la quantità del muco cervicale variano durante il ciclo mestruale, in risposta alle fluttuazioni degli ormoni. Tuttavia, con l’avanzare dell’età, specialmente dopo i 35-40 anni, la qualità del muco cervicale può diminuire.
Questo può essere attribuito a diversi fattori.
Il primo fattore è costituito dalle variazioni ormonali: con l’avanzare dell’età, le donne possono sperimentare cambiamenti nelle loro concentrazioni ormonali, inclusi gli estrogeni. Questi ultimi influenzano la produzione e la consistenza del muco cervicale: alterazioni di questi livelli possono portare a una contrazione della qualità del muco.
Un altro fattore è la diminuzione della riserva ovarica: la riduzione del numero e della qualità degli ovuli disponibili possono influenzare la produzione del muco cervicale.
Infine, alcune patologie mediche, come l’endometriosi (anomalia delle cellule presenti nella cavità uterina, assimilabile a un’infiammazione dell’organo genitale femminile) o le infezioni del tratto riproduttivo, possono influire sulla qualità del muco cervicale.
Incinta a 45 anni: rischi
La gravidanza a 45 anni comporta alcuni rischi e richiede considerazioni particolari, prima di decidere di provare a compiere il grande passo, poiché possono sorgere complicazioni più elevate.
Trai può ad esempio verificare un aumento del rischio di anomalie cromosomiche: queste ultime, come la sindrome di Down, possono aumentare con l’età materna avanzata. Esami prenatali, come l’amniocentesi o la villocentesi (tecnica di diagnosi prenatale per scoprire eventuali patologie metaboliche, infettive o cromosomiche), possono essere raccomandati per valutare il rischio.
In età avanzata, poi, la gravidanza può richiedere più tempo o richiedere supporto medica come la fecondazione in vitro (FIV).
Inoltre, si possono incontrare alcune complicanze durante la gravidanza: le donne più in là con gli anni possono essere più suscettibili a condizioni come il diabete gestazionale e l’ipertensione, aumentando il rischio di conseguenze sia per la madre che per il bambino.
Un altro rischio che si può correre nel caso in cui si cerchi di concepire in età avanzata è legato all’intervallo temporale del parto: le donne intorno ai 45 anni di età possono avere un rischio leggermente superiore di parto prematuro rispetto a quelle più giovani.
Infine, avanzando con l’età, aumentano le esigenze di monitoraggio medico dato che le gravidanze oltre i 40 anni richiedono spesso una consulenza medica più puntuale e frequente: visite prenatali e test specifici possono essere consigliati, per avere maggiori garanzie sulle possibilità che la gravidanza progredisca senza problemi.
Incinta a 45 anni: decisione finale
La decisione di avere un bambino intorno ai 45 anni è personale e dipende da molteplici fattori, tra cui la salute, il supporto familiare e il desiderio di genitorialità.
La decisione di intraprendere una gravidanza intorno ai 45 anni è altamente individuale. Considerazioni come la salute fisica e mentale, il supporto familiare e le risorse finanziarie giocano un ruolo importante nel prendere questa decisione.
Prima di decidere di provare a rimanere incinta a 45 anni, è comunque sempre consigliabile consultare un medico per una valutazione della salute e discutere dei rischi specifici associati all’età.
La consulenza genetica può essere utile per comprendere meglio i rischi di anomalie cromosomiche, mentre la consulenza pre-concezionale può aiutare a prepararsi per una gravidanza in modo sano e sicuro.
Un consulto medico può essere un valido supporto per discutere delle opzioni, valutare i rischi e ricevere consulenza personalizzata in base alla propria situazione medica e ai propri desideri.