Durante la gravidanza è importante fare dei controlli costanti fra cui gli esami del sangue, in alcuni casi possono risultare i globuli rossi bassi in gravidanza ed è necessario consultare il proprio medico curante per evitare di incorrere in una possibile anemia.
Vediamo in maniera più approfondita i sintomi, quali sono i possibili rimedi e quando è il caso di preoccuparsi per una possibile anemia in gravidanza.
Emoglobina bassa in gravidanza
L’emoglobina si rileva con l’esame dell’emocromo e secondo le linee guida italiane quando il valore dell’emoglobina in gravidanza risulta sotto gli 11g/dl nel primo trimestre e al di sotto dei 10,5 dopo la 28° settimana di gestazione, la donna va tenuta sotto controlla e vanno indicate meglio le cause e i sintomi che la stessa può riferire.
In quanto valori molto bassi possono portare ad anemia con conseguenze anche gravi per il feto.
Qualora cerchiate una gravidanza è opportuno fare degli esami del sangue preventivi per verificare normalmente i vostri valore in quale range si trovano e il valore del ferro in particolare, così da agire in prevenzione ancora prima e per poterlo riferire subito al vostro ginecologo e/o ostetrica che vi seguirà nel corso della gravidanza stessa.
Rimedi globuli bassi in gravidanza
E’ importante agire in prevenzione anche se è del tutto normale trovare i globuli rossi bassi in gravidanza dopo la 25° settimana di gravidanza.
Fra i rimedi utili per contrastare i globuli rossi bassi in gravidanza vi è l’alimentazione che prevede di consumare carne in particolare di cavallo e struzzo, fegato e pesce, rigorosamente cotti, legumi e cereali. Tra le verdure sono da preferirsi carciofi, bietole, spinaci, asparagi e cavoletti di Bruxelles ricchi di ferro. A seguire le uova e la frutta, soprattutto quella secca.
Integrare con vitamina C, vitamina B12 e acido folico aiuta ad assimilare il ferro in maniera più veloce.
Anemia in gravidanza quando preoccuparsi
Quando l’emoglobina scende sotto il valore di 8g/dl si parla di anemia, non sempre è facile accorgersi di essere in una situazione di anemia, per questo sono importanti i controlli regolari degli esami del sangue ed è importante non saltarli.
E’ il caso di preoccuparsi quando in gravidanza si avvertono questi sintomi:
- stanchezza e pallore;
- palpitazioni e fiato corto;
- svenimento;
- angina pectoris;
- ingrossamento e dolore alla milza;
- mal di testa.
Rivolgersi al medico è di fondamentale importanza in quando in casi gravi sono necessarie trasfusioni di sangue o flebo di ferro, e l’anemia può restare al bambino causando in casi gravi ritardi nello sviluppo.