I bambini si abbandonano completamente all’abbraccio della mamma e del papà, desiderano essere tenuti in braccio e sentirsi protetti.
Le cose principali da tenere presente per prendere in braccio un neonato sono due: stare calmi in modo da trasmettergli serenità e sostenere sempre la testa del neonato. Infatti fino ai sei mesi circa, quando il bambino inizierà a sostenere il peso del suo capo, la cosa più importante da ricordare su come prendere in braccio un neonato è di sostenerlo a livello del collo e della testa. Quindi quando il bambino è sdraito nella culla, sempre supino come è raccomandato debba dormire un neonato, oppure adagiato nella sdraietta, per prenderlo in braccio occorre prima far passare una mano sotto al suo collo e poi passare l’altra sotto al sederino: solitamente un neonato è così piccolo che in questo modo il suo corpo verrà completamente avvolto dalle mani di chi lo prende in braccio, in modo sicuro, sostenendo la testa. A questo punto se il bimbo vuole riposare o comunque stare tranquillo, può essere appoggiato alla spalla, mantenendo sempre una mano sotto al sederino e una sulla schiena. Questa posizione è consigliata anche per far fare il ruttino al neonato. Se invece, come faceva sempre mio figlio, il piccolo vuole vedere il mondo e capire cosa succede intorno a lui, potete sostenere la testa e il collo appoggiandolo nell’avambraccio e sostenere le gambe con l’altro braccio: in questo modo il viso del neonato sarà rivolto verso l’esterno. Questa posizione è simile a quella consigliata per fare il bagnetto al neonato, per cui vale sempre la raccomandazione di sostenere testa e collo.
Come prendere in braccio un neonato: foto
Ecco alcuni spunti fotografici per capire visivamente come prendere in braccio un neonato, operazione che per me e mio marito è stata naturale una volta diventati genitori.
Come NON tenere in braccio un neonato
Oltre a evitare posizioni in cui il piccolo possa essere scomodo, il neonato non va mai tenuto in braccio in modo che la sua testa ciondoli o non sia sempre protetta dall’abbraccio di chi lo sta tenendo. Nella mia esperienza di mamma mi sono accorta che un sostegno esclusivo sotto le ascelle non è corretto, perché così il piccolo si ritrova con la testa reclinata all’indietro e ciondolante. Il mio consiglio poi è di non prendere in braccio i neonati se siete agitati. Personalmente, ogni volta che ho preso in braccio mio figlio mentre ero nervosa o preoccupata per qualcosa gli trasmettevo la mia agitazione, portandolo a innervosirsi a sua volta. In questo caso meglio “passare la palla” a papà, nonni o a chi vi aiuta, in modo da recuperare la tranquillità e tornare serene dal vostro bambino.
Quanto tenere in braccio un neonato
Nelle prime settimane di vita di mio figlio eravamo spaventati dall’idea di doverlo tenere sempre in braccio. Infatti inizialmente non era molto incline a stare nella culla o nella sdraietta, preferendo sempre l’abbraccio della mamma e del papà (ma anche i nonni naturalmente erano ben contenti di poter dare il cambio). I nostri timori di dargli un vizio erano infondati, infatti crescendo ha pian piano guadagnato la sua indipendenza, giocando sul tappetone e dormendo da solo nel lettino. Per quanto mi riguarda, non c’è stato un numero di ore giusto per tenere in braccio mio figlio, semplicemente osservando i suoi bisogni l’ho accompagnato a imparare a non stare sempre in braccio. In quelle prime settimane per lui è stato giusto e importante sentire il calore e l’affetto dei suoi genitori, sentirsi abbracciato per non spaventarsi. Spessissimo quando lo lasciavano giù nella culla dopo qualche minuto le sue braccia facevano uno scatto. come se si fosse spaventato scoprendo di non avere niente intorno a sé, a quel punto iniziava a piangere e bastava prenderlo in braccio per spazzare via tutte le lacrime. Per me quindi è stato fondamentale capire come prendere in braccio un neonato, in modo da rassicurarlo immediatamente. Certo può essere scomodo i primi tempi avere sempre il vostro piccolo in braccio, senza nemmeno potersi versare un bicchiere d’acqua, ma per ovviare a questo inconveniente esistono le fasce portabebè, un sistema di imbragatura pratico, morbido e sicuro per portare il neonato con voi, come se fosse in braccio, ma lasciando le mani libere all’occorrenza.
Prendere un neonato in braccio quando piange
A volte si ottiene l’effetto desiderato: quando un neonato piange e lo si prende in braccio smette immediatamente. Purtroppo non è sempre così e nella mia esperienza oltre a capire come prendere in braccio un neonato, ho dovuto imparare a capire cosa voleva comunicarmi mio figlio con il pianto. Con il tempo mi sono resa conto che nei primi mesi mio figlio non faceva i capricci per essere preso in braccio, ma piangeva semplicemente per comunicarmi un suo bisogno e prenderlo in braccio si è rivelata sempre la soluzione migliore per capire effettivamente di cosa avesse bisogno. Ad esempio ricordo bene un giorno in cui faceva un po’ freddo e lui voleva stare in braccio semplicemente per essere scaldato: un po’ di coccole e una copertina per avvolgerlo hanno risolto tutto. Certo scrivo queste parole ora che ci sono passata e ho capito come comportarmi. Al primo figlio non è facile capire come comportarsi, da come prendere in braccio un neonato a come smettere di farlo piangere. Io mi sono sempre detta che l’importante era voler bene a mio figlio, tutto il resto facendosi aiutare e informandosi si sarebbe sistemato.