Questa è la ricetta che ogni genitore vorrebbe avere in tasta: tutti i trucchi su come calmare un neonato. Più che di trucchi, si tratta di accorgimenti da adottare nel momento in cui il nostro bebè si dimostra insofferente e nervoso, se non già tra le lacrime. Non ci sono formule magiche, ma c’è l’esperienza che insegna, soprattutto l’esperienza di un genitore con il proprio figlio. Ognuno di noi è diverso e nella mia esperienza di mamma ciò che di più mi ha aiutato è stato osservare mio figlio per capire quali richieste di aiuto mi stava mandando attraverso il pianto e l’agitazione. Nei primissimi mesi infatti il neonato non piange per fare i capricci, ma solo per comunicare con l’unica cosa che riesce a fare, piangere. Fame, sonno, freddo o caldo, desiderio di maggiore tranquillità. Per capire come calmare un neonato è importante per prima cosa passare in rassegna quelli che potrebbero essere i suoi bisogni principali.
Come calmare il pianto di un neonato
Quando sono diventata mamma e il mio piccolo piangeva, a volte, veniva da piangere anche a me. Non sapevo cosa fare e non avevo ancora focalizzato come aiutarlo. Per prima cosa l’ho sempre preso in braccio (vedi anche: come prendere in braccio un neonato). Questo per me è stato utile per capire se piangeva semplicemente perché voleva sentirsi abbracciato e protetto oppure se voleva comunicarmi un altro bisogno. Se il pianto si manifestava in prossimità dell’ora della poppata, bastava attaccarlo al seno per calmare il suo pianto. A volte piangeva perché aveva fatto la cacca, magari un po’ acida nei momenti in cui tagliava i denti, e quindi il rimedio era il cambio del pannolino, seguito da una detersione accurata. La cosa importante quindi è non farsi prendere dal panico, mettersi nei panni del bebè e capire di cosa potrebbe avere bisogno.
Come calmare un neonato nervoso
Mio figlio spesso si mostrava nervoso, quindi si dimenava e cercava una posizione senza riuscire a starci, quando voleva dormire e non ci riusciva. Oppure semplicemente quando si trovava in un luogo troppo affollato e lui voleva un po’ di tranquillità. Per quanto riguarda la mia esperienza, la soluzione è stata a monte, ovvero stabilire una routine quotidiana da rispettare, senza cronometro alla mano ma nella sequenza di eventi. Quando rispettavo la routine mio figlio era tranquillo, se per qualche motivo non la rispettavamo si agitava ed era un po’ nervoso. Ad esempio se per qualche motivo anticipava il suo solito sonnellino del pomeriggio al mattino, poi verso sera dimostrava segni di insofferenza. A quel punto, nella mia esperienza, l’unico modo per calmarlo era tenerlo in braccio, portalo in un luogo tranquillo e cullarlo. Ma sopratutto la cosa più importante era mantenere la calma e non diventare nervosa a mia volta!
Come calmare un neonato con le coliche
Mio figlio ha iniziato a soffrire di coliche già quindici giorni dopo la nascita, fastidio che è continuato fino al quarto mese. Calmarlo sembrava davvero impossibile e nella mia esperienza questo è stato uno dei disturbi più difficili da rivolvere, nonostante io e mio marito le avessimo provate tutte (vedi anche: il massaggio naturale della fascia porta bebè in caso di coliche). Si presentavano puntuali la sera alle 21.00 e fino a mezzanotte circa ci tormentavano. Mio figlio piangeva e scalciava con le gambe, dimenandosi tra le nostre braccia. Un rimedio che mi ha aiutato per calmarlo è stato il massaggio neonatale addominale, che gli praticavo a ogni cambio del pannolino. Per imparare i movimenti corretti e come farlo avevo frequentato un corso al consultorio della mia città.
Come far addormentare un neonato
Un neonato da calmare è spesso anche un neonato da addormentare (vedi anche: come addormentare un neonato). Ogni mamma si ingegna in base alla sua creatività e alle ninna nanne segrete tramandate dalle nonne. Nel caso di mio figlio il modo migliore per farlo addormentare quando era appena nato era avvolgerlo completamente in una copertina di cotone: in questo modo si sentiva tranquillo e protetto anche se non era tra le mie braccia. Naturalmente all’inizio lo addormentavo in braccio cantandogli una ninna nanna, per poi adagiarlo nella culla. Solo verso l’anno ha iniziato ad addormentarsi da solo nel lettino, dopo una buona dose di coccole.
Giochi per calmare un neonato
Per finire un ottimo modo per calmare il neonato è distrarlo con i giocattoli: suoni, luci e colori porteranno la sua attenzione lontano da ciò che gli dà fastidio in quel momento, permettendo alla mamma di fare un bel respiro e prendere tempo per capire di cosa ha bisogno (vedi anche: giochi per bebè: 5 idee creative). Io mi sono trovata bene con i libretti morbidi, che racchiudono all’interno qualche attività. Infatti sono colorati, fanno rumore e il bimbo li tiene in mano facilmente. Nella foto la mia fattoria – Fisher Price Newborn. Per accompagnarlo con suoni e colori mentre si addormenta, senza riempire il lettino di giocattoli, si può utilizzare la giostrina musicale da attaccare alla sponda del lettino a sbarre. Nella foto carillon mobile Crazo.