L’anemia è una condizione caratterizzata dalla riduzione della quantità di emoglobina circolante nel sangue periferico all’interno dei globuli rossi. Una carenza di ferro determina una possibile anemia nel bambino, e vista la sua importanza per la salute, essendo uno dei minerali maggiormente presenti nel sangue ed indispensabile per lo sviluppo fisico e neurologico nei bambini, è fondamentale intervenire per ripristinare i valori normali.
Scopriamo insieme i valori che possono identificare l’anemia, come curarla e i cibi consigliati per combatterla.
Anemia bambini valori
Oltre a identificare i sintomi da carenza di ferro, l’anemia nei bambini può essere identificata con certezza tramite il prelievo del sangue e gli esami specifici.
I valori di riferimento nei bambini per poter parlare di anemia sono:
- in età compresa fra 6 mesi e 4 anni, il valore di Hb (emoglobina) deve scendere al di sotto di 11 g/dl;
- nei bambini di età compresa fra i 5 e i 12 anni il limite è 11,5 g/dl
- negli adolescenti dai 13 ai 15 anni di età il limite è di 12 g/dl.
Anemia nei bambini: come curarla
Le anemie nei bambini sono diverse per questo è indispensabile rivolgersi a un medico specializzato con i risultati dei valori del sangue e se il bambino avverte i seguenti sintomi:
- debolezza;
- respiro corto e frequente;
- perdita di appetito;
- problemi comportamentali;
- difficoltà di concentrazione;
- infezioni ricorrenti;
- aumento della sudorazione;
- scarsa crescita;
- tachicardia;
- ittero;
- mal di testa frequenti;
- pallore.
La cura per l’anemia di solito prevede la somministrazione di ferro, vitamine soprattutto del gruppo B e C. La somministrazione può avvenire sia per via orale che per iniezioni. E’ importante poi seguire un’alimentazione adeguata con cibi specifici.
Nei casi più gravi si vedono necessarie le trasfusioni di sangue, ma questo lo valuterà il medico.
Anemia bambini: cosa mangiare
I cibi consigliati in caso di carenza di ferro e possibile anemia nei bambini sono senz’altro la carne, a cui viene spesso abbinata la spremitura di limone sopra, contenente vitamina C che aiuta l’assorbimento del ferro di circa il 30%.
Le altre fonti di ferro negli alimenti sono:
- fegato, cuore, lingua;
- ostriche;
- verdure a foglia verde;
- cereali integrali;
- frutta secca;
- legumi;
- fragole;
- zucca;
- salmone;
- tuorlo d’uovo.
Tra le raccomandazioni alimentari degli esperti è importante ricordare l’importanza dell’allattamento al seno nei primi sei mesi di vita, non dare il latte vaccino prima dell’anno del bambino in quanto è povero di ferro. Carne e pesce sono fondamentali durante lo svezzamento alternandoli per favorire un continuo apporto di ferro al bambino. Qualora si allatti oltre i 6 mesi di vita continuare ad offrire il seno diminuisce i rischi di carenza di ferro se abbinato ad un’alimentazione sana ed equilibrata.
Infine è importante evitare di somministrare ai bambini bibite gasate e cibi ricchi di zuccheri che favoriscono la perdita del ferro e il suo mal assorbimento.